Palazzo Ducale - Accademia Militare
Tema ARTE E CULTURA

Palazzo Ducale - Accademia Militare

Il sontuoso palazzo barocco, voluto dal duca Francesco I d'Este dal 1634, venne realizzato su progetto di Bartolomeo Avanzini e la consulenza di famosi architetti dell'epoca. Per grandezza e fasto, è tra le più prestigiose regge a livello europeo ed è la residenza della Corte Estense fino all'ultimo duca Francesco V d'Asburgo-Este (1859). Oggi qui ha sede la prestigiosa Accademia Militare di Modena.

L’attuale palazzo sorge sul luogo un tempo occupato dal castello fatto erigere nel 1291 da Obizzo d’Este, marchese di Ferrara, poi ricostruito mezzo secolo più tardi. Qui confluivano i vari canali modenesi che, scorrendo da sud verso il Po, si univano nel fossato della fortezza e ne uscivano uniti dal retro, lungo l’attuale viale Vittorio Emanuele II. Dopo la devoluzione di Ferrara al Papa, Modena nel 1598 divenne capitale del ducato estense e il duca Cesare d'Este si sistemò nel castello medievale, che apparve inadatto alle esigenze di una corte europea. Pertanto suo nipote duca Francesco I d'Este fece realizzare un nuovo palazzo a partire dal 1634 su progetto dell’architetto Bartolomeo Avanzini, con i contributi di Girolamo Rainaldi, Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro Da Cortona. Il Palazzo, per grandezza e fasto, è tra le più prestigiose regge a livello europeo ed è sede della Corte Estense fino all'ultimo duca Francesco V d'Asburgo-Este (1859).

L'elegante facciata si presenta con tre piante di finestre affiancate, coronate da balaustre con statue. La parte centrale e quelle laterali sono sopraelevate. Il Cortile d'Onore, con elegante loggiato a due piani, è un capolavoro dell'architettura barocca. Da qui si accede allo Scalone d'Onore ornato da statue romane, che porta al Loggiato e alle numerose sale dell'Appartamento di Stato.

Dopo l'esilio degli Estensi e l'annessione dell'ex ducato al Piemonte, il Palazzo passò alla Casa Reale dei Savoia. Fu il re Vittorio Emanuele II, in occasione della sua prima visita a Modena del 4 maggio 1860, a concederlo in dono alla Scuola Militare di Fanteria, aperta dal Generale Manfredo Fanti. Dopo i due terribili conflitti mondiali, a seguito dei quali il Palazzo subì danneggiamenti e spoliazioni, il Presidente della Repubblica Enrico De Nicola, l'8 dicembre 1947 restituì il Palazzo Ducale all'Accademia Militare, che qui ha dunque la sua sede.

Accademia Militare:

L'Accademia Militare è un Istituto di formazione militare a carattere universitario che forma i futuri ufficiali dell'Esercito Italiano e dell'Arma dei Carabinieri. Trae origine dall'Accademia Militare di Savoia, primo Istituto di Istruzione Militare al mondo, fondato nel 1678 da Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours (moglie di Carlo Emanuele). Inizialmente frequentato da giovani dell'aristocrazia europea, dal 1756 l'Istituto avviò corsi specifici per soli ufficiali; successivamente Vittorio Emanuele I di Savoia lo trasformò in Regia Accademia aprendo le porte a giovani cittadini di ogni estrazione sociale. A Modena esisteva un'Accademia Militare dal 1757 per volontà del duca Francesco III d'Este. Con la Repubblica Cispadana venne aperta a Palazzo Ducale la Scuola Militare del Genio e dell'Artiglieria (1797) che ricevette gli elogi di Napoleone. Con il ritorno dei duchi d'Este dopo il Congresso di Vienna (1815), Francesco IV d'Asburgo Este fondò l'Accademia Nobile Militare Estense con sede nella Caserma di San Pietro, aperta solo ai nobili. Con la fine del ducato estense (1859) il Generale Manfredo Fanti aprì la Scuola Militare di Fanteria, legata alla Regia Militare Accademia di Torino. Nel 1923 l'Istituto modenese venne elevato a rango di Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria. Dopo l'8 settembre 1943 le Accademie di Torino e Modena furono sciolte. Nel 1944 si costituì a Lecce il Comando Speciale Regie Accademie che dal 1945 mutò la denominazione in Regia Accademia Militare, dando avvio al primo Corso Straordinario Combattenti, da cui uscirono Ufficiali in servizio permanente effettivo di tutte le Armi e i Corpi dell'Esercito. Nel 1946, con la nascita della Repubblica, l'Istituto assunse il nome di Accademia Militare e nel 1947 tornò nella sede del Palazzo Ducale di Modena. Nel 1950 Enrico De Nicola, primo Presidente della Repubblica, consegnò all'Istituto lo stemma araldico col motto “Una acies” (Una sola schiera).

Cosa si visita:

Il Cortile d'Onore, il Parlatorio, lo Scalone d'Onore, il Loggiato, la Sala Museale dell'Accademia Militare (l'Appartamento privato dei Duchi), l'Appartamento di Stato (l'Appartamento di Rappresentanza), la Scala del Circolo Unificato, il Cortile Accademia di Torino.

Per quanto riguarda la Sala Museale dell'Accademia Militare, si visita: la Galleria della Memoria (Sala dei Reali Trabanti), la Sala delle Accademie (Sala delle Guardie Nobili), la Sala dei Comandanti (Sala delle Udienze private), la Sala degli Allievi Illustri (Camera del caffè), la Sala dei Corsi (Camera d'Oro), il Tempio della Gloria (Sala Ovale delle colonne).

Per quanto riguarda l' Appartamento di Stato, si visita: la Galleria dei Bronzi, la Sala Colleoni, la Sala dello Stringa, il Salone d'Onore (solo dall'esterno), la Camera verde, la Sala del Trono, il Salottino d'oro (solo dall'esterno), la Camera rossa e la Camera del bagno (Bagno della duchessa).

Orari

Le visite si tengono di sabato e domenica su prenotazione. L'accesso è possibile solo con visita guidata.

Tariffe

Intero € 10,00; Ridotto fino a 12 anni € 8,00; Gratuito fino a 5 anni.

Altre informazioni

La prenotazione è obbligatoria. Le prenotazioni vengono accolte fino a esaurimento dei posti disponibili (max 25 persone a turno) presso lo IAT al n. tel. 059/2032660, oppure online, pagando con carta di credito, o inviando una e-mail a: info@visitmodena.it indicando il turno richiesto e i dati di ogni partecipante (nome, cognome e recapito telefonico).

Per informazioni, è possibile contattare l'Ufficio Informazione e accoglienza turistica (IAT), Piazza Grande 14 Modena, tel. 059/2032660 e-mail info@visitmodena.it o tel. 059/220022 e-mail info@modenatur.it

Per gruppi organizzati, possono essere richieste visite in altri orari fra quelli sopraindicati.